LA MIA STORIA
Ho capito che anche i miei futuri pazienti, nel momento in cui si sarebbero seduti dall’altro lato della scrivania, si sarebbero dovuti sentire “a casa”
Il mio nome è Silvia Lamalfa e sono una nutrizionista per lavoro e per passione. Mi formo costantemente per dare ai miei pazienti il massimo delle mie competenze.
Sono appassionata alla salute dell’essere umano sin da piccola, in quanto mio padre è stato un medico nutrizionista e mia madre, nonostante fosse un’insegnante di inglese, è sempre stata affascinata dalla naturopatia.
Al termine degli studi liceali tentai l’accesso alla facoltà di Medicina, ma non superai il test d’ingresso e, questo evento, generò in me una profonda crisi esistenziale, tanto da farmi perdere un intero anno di studi, nel quale mi sono dedicata ad una delle mie più grandi passioni: lo sport.
Fu allora che compresi quanto l’alimentazione fosse importante per gestire al meglio la performance sportiva.
Nel frattempo, mentre cercavo di capire quale fosse la strada più giusta per me, mi venne in soccorso mia madre che mi parlò della facoltà di Scienze della Nutrizione presso l’Università della Calabria.
Analizzando le varie materie capii che poteva essere davvero il percorso giusto e decisi di iniziare questa avventura. C’era solo una cosa che non mi convinceva del tutto: le numerose materie di chimica.
È stato in questa circostanza che compresi l’importanza di un interlocutore capace di trasmettere la passione per l’insegnamento o per il lavoro svolto.
Al liceo, infatti, riuscii a concludere l’ultimo anno con una misera sufficienza in chimica, a causa della scarsa empatia con il professore e con il libro di testo.
Durante il primo anno di Università, invece, la prima lezione del professore La Deda, che ricordo perfettamente con il suo aspetto magrolino, alto, con gli occhiali e capelli molto corti, fu davvero illuminante. Insieme a lui c’era anche un assistente molto simpatico e le sue lezioni per me rappresentarono l’apertura di un nuovo modo di comprendere la chimica. Adesso la capivo e la spiegavo ai miei colleghi.
Superato questo step fu tutto più semplice.
Più studiavo, più mi rendevo conto di quanto l’alimentazione e i nutrienti potessero influenzare il nostro stato di salute.
Consolidai la mia formazione durante i tirocini in endocrinologia e in diabetologia, svolti durante i corsi di laurea triennale e magistrale. Inoltre, continuando a praticare quella che era la mia passione sportiva per il calcetto, potevo sperimentare su me stessa le varie strategie nutrizionali per migliorare la performance e la composizione corporea.
Terminato il percorso universitario, nel 2013, mi rimboccai le maniche per abilitarmi alla professione.
Tuttavia, essendo l’esame a settembre 2014, sentivo nel frattempo il bisogno di fare qualcosa per avere un piccolo sostegno economico ed iniziare ad entrare in confidenza con le responsabilità del lavoro.
I miei genitori all’epoca gestivano un B&B e, quell’estate, insieme al mio compagno Giovanni, ne prendemmo in mano la gestione per mettere da parte qualche risparmio.
Fu un’esperienza meravigliosa.
Iniziai a capire che ogni persona con la quale entriamo in contatto, in un modo o nell’altro, ci lascia qualcosa.
Le conversazioni con i turisti che alloggiavano presso la nostra struttura alimentavano una continua crescita personale, mutando convinzioni e pregiudizi.
Hai presente quando vai in viaggio e vorresti sentirti a casa? Ecco!
Ho provato ad immedesimarmi nei viaggiatori e ho provato a far vivere loro una vacanza sentendosi in famiglia. E, viste le recensioni ricevute, credo proprio di esserci riuscita!
Questa esperienza mi è servita molto anche nello svolgimento della mia professione.
Ho capito che anche i miei futuri pazienti, nel momento in cui si sarebbero seduti dall’altro lato della scrivania, avrebbero dovuto sentirsi “a casa”.
Mentre mi dedicavo ai clienti del B&B studiavo per superare l’esame per l’abilitazione alla professione e devo dire che è stata un’estate molto impegnativa, ma riuscii ad abilitarmi a primo colpo.
A quel punto, il passo successivo doveva essere quello di avviare il mio studio privato.
Per farlo avevo bisogno di trovare un nome che facesse capire cosa realmente volevo dare ai miei pazienti.
Quindi…
Fare capire l’importanza dei nutrienti per il corretto funzionamento del nostro corpo…
Utilizzare la nutrizione come medicina per migliorare alcune patologie…
Prendersi cura del nostro organismo dall’interno…
Nasce Nutri Medi Care! Ecco il nome!
A questo punto mancava solo la strumentazione. Plicometro, bioimpedenziometro, metro, software. Volevo partire bene.
A gennaio 2015 apro la partita IVA e mi iscrivo all’Ordine Nazionale dei Biologi e all’ENPAB.
Si parte! A marzo inauguro lo Studio.
Iniziai a visitare.
Inizialmente mi appoggiavo presso una struttura di medici già presenti sul territorio, tra cui mio padre, che a suo tempo era ancora in attività lavorativa.
Anche grazie a loro visitavo molti pazienti, ma la mia sensazione era che si potesse fare di più e meglio.
Col tempo mi resi conto che la sola figura del nutrizionista in alcuni casi non era sufficiente, così iniziai a collaborare con due professionisti fantastici: la psicoterapeuta Janine Gullo e l’osteopata Carmelo Morabito.
Come potevo sapere che fossero i partner di lavoro giusti? Semplice! Sono stata paziente di entrambi!
Sai, a volte lo stress della vita ti presenta il conto e hai due soluzioni: risolvere il problema alla base, o continuare a portarti dietro gli strascichi.
Decisi che a trent’anni non era ipotizzabile la seconda soluzione, quindi affrontai il problema di petto.
Terminato il mio percorso con loro gli proposi una collaborazione.
L’idea di un percorso completo iniziava a prendere forma…
Sebbene molto soddisfatta degli studi universitari, mi resi conto che ancora mi mancava qualche tassello pratico e, soprattutto, specifico in alcuni ambiti. Per questo motivo iniziai a seguire dei corsi altamente formativi organizzati dalla Scuola di Nutrizione Salernitana, sia in ambito della nutrizione sportiva che nell’ambito dei vari stati patologici.
Di particolare impatto, soprattutto emotivo, è stato il tirocinio svolto a Caserta presso la DD CLINIC dei dottori D’Orta e Del Buono. In questa sede ho compreso quanto si possa fare in ambito di nutrizione integrata nel campo oncologico, tanto da entrare a far parte della fondazione DDCLINIC RESEARCH FOUNDATION come socio sostenitore.
Ad oggi siamo una bellissima famiglia di circa 80 specialisti tra medici e biologi e ci occupiamo di fare ricerca in ambito nutrizionale e oncologico.
Purtroppo, quando tutto sembra andare a gonfie vele, arriva l’imprevisto.
Per una serie di motivi, non potevo più appoggiarmi in quello Studio che tanto mi aveva dato per iniziare ed affermarmi come professionista.
Sarei riuscita ad andare avanti da sola per realizzare una realtà che fosse tutta mia?
I pazienti mi avrebbero ancora dato fiducia?
L’unica strada era provarci.
Come potevo dare qualcosa in più? Come potevo rendere quell’evento negativo un qualcosa di positivo e costruttivo?
La risposta che mi diedi, dopo svariate riflessioni, fu quella di aumentare il livello di specializzazione!
Lavorando infatti, mi resi conto di non poter conoscere ogni singolo campo dell’ampio settore della nutrizione, così decisi di creare uno Studio Associato, affiancandomi ad una bravissima collega, la Dott.ssa Carmen Maruca, specializzata nella nutrizione degli stati fisiopatologici della Donna, che giusto in quel periodo stava cercando di intraprendere il proprio percorso professionale.
Nasce così lo Studio di Nutrizione Associato Nutri Medi Care.
Oggi, Nutri Medi Care, fornisce al paziente un servizio completo e specializzato, con la possibilità di interfacciarsi anche con altri professionisti che ruotano intorno al concetto di salute e benessere della persona.
Nello stesso Studio, infatti, non potevano mancare i miei compagni di viaggio: la Dott.ssa Gullo e il Dott. Morabito di cui vi ho parlato.
Oggi collaboro anche con un bravissimo e preparatissimo Personal Trainer, il Dott. Emanuele Maceri, con lo scopo di dare ai miei pazienti tutto ciò di cui hanno bisogno per stare in forma e in salute in ambito sportivo senza lasciare nulla al caso, al fine di massimizzare la ricomposizione corporea o la performance dell’atleta.
Ed è proprio in ottica di ricomposizione corporea che, in questi anni di lavoro a contatto con molti pazienti sportivi, ho elaborato un mio metodo esclusivo, basato sulla flessibilità, la gratificazione e il poco sacrificio, al fine di ottenere risultati di ricomposizione corporea che durano nel tempo.
Un metodo pratico, flessibile e personalizzato per rendere la ricomposizione corporea
poco sacrificante, gratificante e con risultati duraturi nel tempo.
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